Otemon – 追手門

Otemon

All’inizio del 17esimo secolo, il leader del clan di Hirosaki Tsugaru Tamenobu, decise di costruire una città-castello. Il suo progetto sarà portato a termine dal suo successore suo figlio, Tsugaru Nobuhira, nell’anno 1611. Hirosaki divenne la prima vera città-castello nella prefettura di Aomori.

Attualmente, l’area comprendente le antiche mansioni dei nobili del clan di Hirosaki è oggi il parco pubblico. Per accedervi vi sono diverse entrate poste ai punti cardinali. La principale, situata a sud, prende il nome di Otemon (mostrata in foto), l’accesso primario al verde e meraviglioso parco di Hirosaki. L’epoca in cui fu costruito risale, come già detto, agli inizi del Seicento. Questa era storica prende il nome di Edo (antico nome di Tokyo), dove oggi sorge attuale centro politico e governativo del Sol Levante. l’Otemon ospitava l’allora entrata posteriore. Il cambiamento avvenne per ragioni politiche: i signori feudali erano costretti a recarsi periodicamente alla capitale, modificando così i versi di entrata e uscita dei diversi portoni. Il parco di Hirosaki mantiene ancora la stessa struttura interna tripartita dell’epoca Edo: San-no-maru, Ni-no-maru e Hon-maru, il centro, dove oggi risiede il castello. La funzione dell’Otemon è da sempre stata quella di fornire l’accesso al San-no-maru.

Una curiosità riguardo il portone e l’epoca in cui fu costruito, è rappresentato dalla presenza di piccole fessure a forma rettangolare e triangolare nella parte superiore. Queste fessure, designate a coppie ai lati superiori opposti gli uni a gli altri, avevano lo scopo di arma difensiva: nel caso di avvistamento nemico, da esse potevano essere lanciate frecce e proiettili prima di un eventuale assalto al portone. Ciononostante, data la natura molto pacifica dell’epoca Edo (chiamata anche “Era della Pax Tokugawa”) nessuna difesa fu mai necessaria. Il Giappone si trovava infatti in un regime di pace, sotto la dinastia del clan militare Tokugawa. Essi regnarono sul Paese per 250 anni, portando un periodo di grande e apparente ricchezza sociale e letteraria.

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